Principali utilizzi delle fototrappole

Dall'osservazione degli animali alla videosorveglianza

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CON L'UTILIZZO DELLE FOTOTRAPPOLE E' POSSIBILE:

  • monitorare le discariche abusive;
  • operare il monitoraggio faunistico e la salvaguardia del bestiame;
  • tenere sotto controllo costantemente terreni agricoli, barche, capannoni e zone isolate;
  • monitorare abitazioni e attività situate in campagna o in luoghi isolati.

Nate per documentare in maniera non invasiva gli animali nel loro habitat, le fototrappole sono anche diventate un'arma di difesa - dai costi irrisori - per i comuni italiani contro gli inquinatori seriali.

Dato il moltiplicarsi di discariche abusive, molte fototrappole sono state installate in bella mostra ai lati delle carreggiate stradali. Non si tratta di strumenti avveniristici o fantascientifici: le fototrappole, in inglese scout camera o stealth camera, sono particolari tipi di telecamere che nascono in ambito amatoriale per la "caccia fotografica", ovvero per catturare immagini e video di animali che difficilmente si fanno riprendere in azione nel loro ambiente naturale, il cui utilizzo è entrato nell'ambito professionale per ricerche faunistiche, ambientali e per la realizzazione di documentari video. Si tratta di fotocamere inserite in un particolare case, che le protegge dai danni da agenti atmosferici, necessario dato il loro utilizzo in aree aperte, e che ne permette la mimetizzazione. Dotate di sensore di movimento che fa scattare la foto solo al passaggio degli animali e di led infrarossi che ne permettono l'utilizzo anche di notte, consentono il monitoraggio dell'area d'interesse 24 ore su 24 con un'autonomia fino a sei mesi grazie allo slot che contiene ben 8 batterie tipo AA e prolungabile, in alcuni modelli, grazie alla possibile implementazione di un mini pannello solare. Molti modelli possono inoltre inviare in modo automatico foto e/o video su dispositivi come smartphone o pc ogni volta che viene rilevato movimento nella zona interessata.

Dal 2012 a oggi, le fototrappole sono state acquistate da sempre più numerosi comuni italiani per monitorare e scoraggiare il fenomeno dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti in luoghi appartati o sul ciglio delle strade. Da Monza, in Lombardia, fino a Macomer, in provincia di Nuoro, in Sardegna, sono presenti anche in alcuni comuni abruzzesi, tra cui Avezzano, in cui l'amministrazione comunale ha installato dispositivi in ben 80 punti d'interesse e che ha così inchiodato in tempo reale gli inquinatori, puniti con multe fino a 450 €.